SCALOGNO ( ALLIUM
ASCALONCIUM)
Tantissime
sono le sue proprieta' terapeutiche: digestive, battericide ed
antiossidanti; la presenza di solfuro
di allile
(l'olio volatile che provoca lacrimazione quando lo si affetta...), e'
responsabile di un effetto diuretico e quella del silicio
lo rende utile contro l'osteoporosi e per rinforzare unghie e capelli;
per non disperdere il suo contenuto di vitamina
C
sarebbe meglio consumarlo crudo.
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Classificazione
Cronquist : |
Regno:
Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Liliales
Famiglia: Liliaceae
Genere: Allium
Specie: A. ascalonicum
Classificazione APG
Ordine: Asparagales
Famiglia: Alliaceae
Nomenclatura binomiale
Allium ascalonicum |
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Allium
(parola celtica che significa bruciante) Ascalonicum,
ovvero lo scalogno, è un piccolo bulbo della famiglia
delle Liliacee di colore bianco violaceo avvolto in una
pellicola esterna di diverso colore, dal ramato al rossastro e
non è un aglio, né una cipolla. Coltivato da sempre in
Romagna, fu portato da popoli provenienti dall’Oriente che
migrarono verso l’Europa cinquemila anni fa. Secondo altre
fonti sarebbe invece giunto qui da noi soltanto nel Medio Evo,
portato dai Crociati di ritorno dalle guerre in Palestina. In
cucina, il suo gusto piccante molto più delicato della comune
cipolla lo rende adatto per la preparazione di salse di gusto
raffinato.
A crudo aromatizza a meraviglia le insalate fresche, cotto
conferisce un sapore inimitabile ai ragù e alle salse per
condire pasta, carne e pesce. Si usa anche sott'olio o
sottaceto.
Come avviene con l'aglio e la cipolla, anche lo scalogno può
provocare alitosi, a cui si può ovviare masticando subito dopo
una foglia di salvia o di menta o anche un ciuffetto di
prezzemolo! Lo scalogno, se conservato in un ambiente fresco,
asciutto e ben areato, può durare anche diversi mesi senza
perdere le sue qualità; si deve evitare di riporlo in
confezioni di plastica che ne favoriscono la decomposizione;
Può essere congelato. |
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